domenica 19 ottobre 2014

OLTRE 100.000 PERSONE AL CORTEO DELLA LEGA A MILANO CONTRO L'IMMIGRAZIONE

MILANO - Alcune decine di migliaia di persone sono giunte a Milano per la manifestazione della Lega Nord "Stop invasione". Il corteo, partito con mezzora di anticipo, è aperto da una pattuglia di sindaci leghisti con la fascia "Stop invasione" al posto di quella tricolore, "Con Salvini stop ai clandestini", recita lo striscione del primo blocco. "Vogliamo far nascere i nostri bambini e non importare i clandestini", si legge ancora sullo stesso striscione. "Alfano, Imam italiano", si legge su un altro striscione. "Ncd uguale nuove cooperative d'immigrazione" e "Pd uguale portatori d'ebola", in altri striscioni.
Al centro del corteo lo spezzone di estrema destra composto da circa 500 militanti di Casa Pound provenienti da diverse regioni del nord d'Italia. Tra gli altri striscioni "Né razzisti né buonisti, solamente buonisiti" e "Se prendo la ebola contagio Napolitano".
Quello in corso per le strade del centro di Milano "è un corteo pacifico e democratico, è la svolta della gente per bene". Il segretario federale della Lega nord ha replicato così ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla partecipazione di un folto gruppo di militanti di estrema destra appartenenti a Casa Pound alla manifestazione "Stop invasione".
"C'è anche tanta gente di sinistra che non vuole l'immigrazione clandestiina", ha detto Salvini, giunto alla testa del corteo poco prima dell'orario ufficiale della partenza, le 16,30, del corteo diretto a piazza Duomo, dove si terrà il comizio conclusivo previsto per le 18.
Il cambio dell'operazione Mare Nostrum ''e' una presa per il culo, cambia il nome in Triton ma la sostanza e' la stessa'' ha detto Salvini arrivando alla manifestazione sull'immigrazione. La sua ricetta e' ''difendere i confini, aiutare chi ha bisogno ma i rifugiati sono solo il 10%, quindi - ha spiegato - mandiamo in Africa i soldi che spendiamo qua e diamo priorita' agli italiani''. Per Salvini ''migliaia di disperati sono concorrenza sleale agli italiani''. 
"Bisognerebbe fare come negli altri Paesi, difendere i nostri confini. Bisogna aiutare chi ha bisogno, ma i rifugiati sono solo il 10 per cento". 
Poco dopo, attorno alle 16.50, il corte si è mosso lungo Corso Venezia. Sono "molte migliaia" - secondo la Questura - le persone che stanno manifestando ''contro l'invasione e le moschee''. E quello del segretario Matteo Salvini e' un one-man-show in strada: i militanti leghisti letteralmente lo acclamano, lo abbracciano e lo definiscono anche nei cartelli ''santo'' o ''capitano''.
Salvini e' in testa al corteo, dove al momento sono presenti, fra gli altri, anche il vice presidente del Senato Roberto Calderoli e l'eurodeputato Mario Borghezio.
Tantissime le bandiere, in un mix di vessilli della Lega, del Veneto, della Padania e anche qualche Tricolore. ''Chi non salta clandestino e''', ''Chi non salta musulmano e''' e ''Secessione'' fra gli slogan piu' intonati dai manifestanti, i cui bersagli privilegiati, come si legge negli striscioni, sono il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Ingente anche lo spiegamento di forze dell'ordine, anche perche' a pochi chilometri di distanza e' in corso la manifestazione contro la Lega organizzata dai centri sociali con l'adesione della Sinistra radicale, per altro un flop di partecipanti: meno di mille, sempre secondo la Questura.

Di Max Parisi

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