martedì 4 agosto 2015

I profughi di Valli trasferiti a Valdastico. Guglielmi: “La Prefettura ha ignorato la nostra contrarietà”

Arrivano i profughi anche a Valdastico e Sindaco e cittadini non ne sanno nulla. Ormai si tratta di un disco rotto ma la situazione si è ripetuta anche nel piccolo comune della vallata, dove ieri sera quasi a tarda notte, all’insaputa dell’amministrazione, sono stati portati 20 profughi in due abitazioni del centro di proprietà di extracomunitari, in via Regina Margherita e via Santa Barbara.
Non sono profughi ‘nuovi’ a dire il vero, sono gli stessi che fino a ieri alloggiavano alla ex Colonia di Schio nel Comune di Valli del Pasubio. Il freddo e la rottura di una tubatura dell’immobile hanno reso impossibile la loro permanenza a Pian delle Fugazze e i giovani, che non superano i 30 anni di età, sono stati spostati in due alloggi privati nel centro di Valdastico.
“La Prefettura mi ha avvisato solo stamattina alle 8 – si è lamentato il sindaco di Valdastico Claudio Guglielmi – senza preavviso di nessun tipo. Sono molto amareggiato perché 3 settimane fa avevo dichiarato formalmente alla Prefettura stessa, che me lo richiedeva, di non avere aree di proprietà comunale libere per l’accoglienza. Credevo questo valesse qualcosa, e invece le nostre dichiarazioni sono state ignorate. Sono preoccupato perché Valdastico è una comunità piccola e questi arrivi inaspettati potrebbero scatenare deiproblemi di convivenza”.
I 20 africani, di religione cristiana e mussulmana, tutti giovani di 30 anni al massimo, sono stati trasferiti da Valli del Pasubio poiché la struttura dove alloggiavano ha avuto una rottura delle tubature. Non essendo in grado la Cooperativa di Padova che ha la gestione dei profughi di sobbarcarsi la spesa della riparazione, è stato deciso di portarli a Valdastico, anche perché gli ospiti si sono lamentati per il freddo, che a Valli di notte può essere pungente per chi non è abituato ai nostri climi.
“Quel che possiamo fare adesso per controllare la situazione – ha continuato il primo cittadino – è verificare che le abitazioni siano a norma per accogliere queste persone, che tra l’altro sono arrivate senza documenti. Mi hanno assicurato che è tutto a posto con le visite mediche ma che devono fare ancora i vaccini previsti”.
M.B. (Altovicentinonline)

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