mercoledì 10 dicembre 2014

Profughi, a Vicenza al via il piano anti-scabbia

Finora solamente episodi isolati ma sono stati ricoverati in terapia dermatologica del San Bortolo E l'Ulss ora aumenta i controlli.
VICENZA. La scabbia fra i profughi. Finora sono casi isolati, ma la macchina operativa dell'Ulss è scattata subito. Gli extracomunitari sono stati messi subito in terapia in dermatologia. Il livello di attenzione continua, comunque, ad aumentare, anche perché il contingente in arrivo a Vicenza è in crescita. Per fortuna, finora, nessuna malattia infettiva grave. 
I NUMERI. I controlli sono rigorosi, assidui. La città non se ne accorge, ma il flusso è costante, le visite sanitarie in ospedale procedono senza soste, e l'allerta non finisce mai. Basterebbe che uno solo dei profughi di varia nazionalità, provenienti da una serie di Paesi afflitti da sempre da malattie endemiche, presentasse una patologia a rischio per accendere la miccia di un contagio pericoloso. Dall'inizio dell'anno ben 800 gli immigrati, oltre 60 al mese, prelevati dall'hotel vicino all'ospedale in cui vengono sistemati, e portati al San Bortolo per una serie di esami, torace, polmoni, sangue, quadro cardio-vascolare, diretti a verificarne le condizioni fisiche, lo stato di salute (...)
GdV 10.12.2014.

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