lunedì 8 giugno 2015

Maroni: "Taglieremo i fondi a chi accoglie i migranti"

Rivolta dei governatori del Nord contro la politica di gestione dei migranti. Fa discutere la decisione annunciata dal Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, ieri a margine della consegna del premio Piazza Mercanti della Camera di Commercio di Milano. Maroni ha annunciato anche l'intenzione di scrivere a tutti i prefetti lombardi. «I sindaci non devono accogliere i migranti e ridurremo i trasferimenti regionali ai primi cittadini che decideranno di accoglierli». A Maroni si sono allineati il governatore del Veneto, Zaia e quello della Liguria, Toti. Immediate le polemiche: «Quella di Maroni è una logica perversa, che non dà nessuna soluzione al problema dei profughi e vorrebbe rovesciare addosso alle altre regioni tutto il peso dell’emergenza». Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, commentando le parole del presidente della Lombardia Roberto Maroni, il quale ha manifestato l’intenzione di ridurre i trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti. «Con che faccia Maroni e chi la pensa  come lui - chiede Serracchiani - vorrebbero protestare per l’assenza dell’Europa e chiedere l’aiuto degli altri Stati membri, quando intendono comportarsi esattamente allo stesso deprecabile modo?». Serracchiani indica inoltre che «il Friuli Venezia Giulia, pur tra molte difficoltà, sta facendo la sua parte, ma non siamo disponibili ad accettare quote di profughi troppo alte a causa dell’irresponsabilità altrui. Questa situazione richiede unità, fermezza e razionalità, non atteggiamenti scomposti o propagandistici». Ma c'è anche chi, al Sud, dà ragione ai governatori del Nord: «Sono pienamente d’accordo con la posizione del Presidente della Lombardia, Roberto Maroni, perchè il nostro impegno non può durare all’infinito». Lo ha detto il sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci dopo l’arrivo di 475 migranti giunti stamane a bordo della nave militare Driade. «Noi non siamo razzisti - ha aggiunto - ma ora la situazione è diventata insostenibile. Come Comune non riusciamo più a far fronte alle spese per garantire assistenza e accoglienza ai migranti». «Il Comune di Corigliano - ha aggiunto Geraci - ha altre emergenze da non sottovalutare. Ad esempio noi non siamo ancora riusciti a rendicontare le spese degli altri sbarchi».   Il sindaco di Corigliano ha poi ribadito che «le nostre difficoltà le abbiamo fatte presenti alla Prefettura. La situazione con il passare del tempo e con l’aumentare degli sbarchi diventa sempre più difficile. Non abbiamo i fondi necessari per far fronte a questo tipo di situazione. Ad esempio, al momento, non ci sono ancora gli autobus per trasferire i migranti».
GdV 07.06.2015

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