lunedì 15 giugno 2015

Vicenza. L'albergo diventa coop I clienti? 150 profughi

L'Hotel Adele ospita in via Medici circa 80 migranti  Altri 74 sono stati trasferiti in case private a Bolzano  dove gli abitanti si dividono e qualcuno mugugna.
VICENZA. Da una parte un'azienda del settore alberghiero che, in un momento di difficoltà, sceglie di concentrarsi su una nicchia di mercato. Dall'altra un paese di 6700 abitanti che si trova catapultati nel suo territorio una settantina di migranti e un sindaco che finisce nell'occhio del ciclone. Nel mezzo partiti e comitati che soffiano sul fuoco, ma anche storie di accoglienza che passano inosservate. Succede a Bolzano Vicentino, «dépendance dell'Hotel Adele», commenta con una battuta Daniele Galvan, sindaco del Comune che vanta una delle percentuali più alte di profughi: uno ogni cento residenti. Il dieci per cento di quelli ospitati in provincia. E c'è chi protesta.
L'ALBERGO. In via Medici a San Bortolo la titolare Meri Spiller non ci sta a passare per una che specula sull'emergenza. «Noi ci siamo sempre stati, in silenzio, anche nei giorni dell'alluvione. E comunque se non li alloggiassimo noi, ci sarebbero altri, Caritas o alberghi della città. Io penso prima di tutto alla mia azienda, che dà lavoro a 30 dipendenti. (...)
GdV 14.06.2015.

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