lunedì 18 novembre 2013

I LOVE FOIBA : ecco le magliette dei partigiani 2.0 . Vergogna!

Eccoliqua. I democratici. Gli antifascisti che insegnano agli altri il significato ed il valore della parola libertà. Benissimo. Bravi. Meglio ancora se radunati tutti attorno ad una manifestazione, in quel di Albano laziale, organizzata contro il defunto criminale nazista Priebke. Loro, i manifestanti, appartenenti alle sempiterne sigle del bene, fra le quali quella dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani), nella foga di democrazia e tolleranza che anima la loro azione, hanno pensato bene di sfoggiare una maglietta che ben rappresenta la cifra morale ed intellettuale del loro pensiero: “I love Foiba”, intese non come cavità carsiche, ma quali luoghi in qui furono sterminati migliaia di italiani innocenti per mano degli amici (loro), i colleghi partigiani di Tito. Fatti codificati dalla storia e riconosciuti dallo Stato italiano come una delle pagine più tetre di questo nostro strano Paese. Un Paese nel quale chi protesta contro un cadavere simbolo di un crimine compiuto nella seconda guerra mondiale può fregiarsi contemporaneamente di un altro simbolo, che rappresenta un crimine altrettanto pesante sottaciuto per decenni, ammesso che sia possibile bilanciare in maniera ragionieristica morte e sofferenza. Per la cronaca accanto a questi partigiani 2.0 inneggianti alle foibe c’erano anche le istituzioni locali e un parlamentare di Sel, il partito di Vendola, che chissà in quale “narrazione” collocherebbe questa brillante pagina di cronaca. Il tutto naturalmente è stato sedato dai media, tradizionalmente più predisposti a cazziare le derive provenienti da destra che quelle di cui si fanno interpreti questi nuovi partigiani. ( solo QELSI ha fin’ora riportato la notizia).
Infondo che sarà mai, sono solo kompagni che sbagliano…
da Il Bollettino di Trieste.

Nessun commento:

Posta un commento