giovedì 14 novembre 2013

Il delirio del ministro Kyenge: «Dobbiamo fare entrare tutti. Libero accesso a chiunque si presenti a bussare alle porte dell’Italia». La Lega: così lo Stato si arrende

Rispondendo a un’interrogazione presentata dal deputato leghista, Massimiliano Fedriga, il ministro per l’Integrazione, Cècile Kyenge, ha svelato i suoi reali piani per l’immigrazione: spalancare definitivamente le frontiere della Penisola e dare libero accesso a chiunque si presenti a bussare alle porte dell’Italia. La reazione di Fedriga, come prevedibile e legittimo, è stata risoluta: «Fosse vero, sarebbe la resa definitiva dello Stato alla delinquenza». 
Le dichiarazioni della Kyenge, come detto, hanno preso spunto dalla richiesta di chiarimento di Fedriga, posta nel Question Time alla Camera, in merito ai disordini e agli episodi di violenza accaduti nel centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia.
Fedriga aveva sottolineato che «le persone nel Cie di Gradisca per il 98% uscivano da circuiti carcerari e avevano commesso reati quali droga, furto e violenza carnale». Da qui il monito: «Questa è la resa dello Stato rispetto alla delinquenza. Di fatto lo Stato si arrende di fronte a chi ha devastato il centro, persone in attesa di espulsione che noi trasferiamo in altri centri malgrado abbiano commesso quegli atti gravissimi». Per tutta risposta, il ministro italo-congolese ha replicato a Fedriga che per prevenire l’irregolarità bisogna «prevedere canali di accesso regolare per i migranti, che con l’attuale normativa sono di fatto inesistenti. In tal modo si ridurrebbe sensibilmente l’irregolarità sul territorio e quindi la necessità delle strutture di trattenimento». La soluzione al fenomeno dell’immigrazione clandestina per il ministro è, dunque, l’apertura indiscriminata delle frontiere («canali di accesso regolari», ha detto) e la chiusura delle strutture dove oggi è possibile “parcheggiare” chi è entrato irregolarmente nel Paese prima dell’espulsione («si ridurrebbe sensibilmente l’irregolarità sul territorio e quindi la necessità delle strutture di trattenimento». Un delirio dopo l’altro. La reazione di Fedriga non si è fatta attendere: «Le parole del ministro Kyenge - ha replicato il parlamentare del Carroccio - che ha sostenuto che per eliminare l’irregolarità dei clandestini bisogna aprire le porte e far entrare chiunque, sono gravissime». «La disoccupazione giovanile - ha osservato Fedriga - ha raggiunto il 40% e la ricetta del ministro è quella di facilitare l’arrivo di nuova forza lavoro che qui non troverebbe alcun futuro, favorendo in questo modo solamente chi fa tratta di carne umana. Siamo di fronte alla resa dello Stato di fronte alla delinquenza». Il deputato del Carroccio ha dunque anticipato che domenica 17,  alle 11 del mattino, la Lega radunerà i propri sostenitori ma anche la gente comune per una manifestazione proprio di fronte al Cie di Gradisca». «Per dire no all’immigrazione clandestina e sì alla legalità», ha motivato Fedriga.
A preoccupare della parole del ministro Kyenge anche un’altra “minaccia”: «Da qui al 31 dicembre - ha detto - dovremo recepire tutte le norme sull’asilo, sui profughi e sui richiedenti asilo. Questo è un dovere che abbiamo posto come priorità nell’agenda di Governo. Lo porteremo a compimento e ci porterà nel 2014 verso un testo unico per rifugiati e richiedenti asilo. Chi entra dal Sud e da Lampedusa entra di fatto in Europa, bisogna rendersi conto di questo». Vero, bisogna rendersi conto che se questo governo non va a casa all’istante per il Nord è finita.
Andrea Ballarin

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