lunedì 18 novembre 2013

Mara Bizzotto. La prostituzione va regolamentata in maniera uniforme in tutta l'Unione Europea.

La prostituzione va regolamentata in maniera uniforme in tutta l'Unione Europea. Riaprire le case chiuse in apposite aree o quartieri, secondo precisi protocolli medico sanitari, e tassare la prostituzione come una qualunque forma di lavoro dipendente, autonomo o cooperativo: questa è la strada da seguire per aumentare le entrate nelle casse dello Stato, tutelare la salute pubblica e combattere efficacemente la piaga della prostituzione da strada. 
Sempre più in mano ad organizzazioni criminali extracomunitarie e dell'Est-Europa ".
Questa la proposta che l'europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale del dipartimento Europa della Lega Nord, ha presentato ufficialmente alla Commissione UE, attraverso un'interrogazione parlamentare.
"Secondo la Commissione Affari sociali del Parlamento italiano, nel nostro Paese le prostitute sono oggi quasi 70mila e producono un volume d'affari stimabile in decine di miliardi di euro - spiega l'eurodeputata Bizzotto - Tassando la prostituzione, come avviene ad esempio in Germania, Belgio e Olanda, potremmo coprire tranquillamente la cancellazione dell'Imu sulla prima casa, evitare la stangata della Tares o l'aumento dell'Iva o abbassare tutta una serie di altre imposte".
"E' inutile nascondere la testa sotto la sabbia, la prostituzione è purtroppo un fenomeno che esiste da sempre e che sempre esisterà: perché allora non regolamentarla? - si chiede l'on. Bizzotto - In Italia, a 50 anni dalla Legge Merlin che ha disposto la chiusura delle case chiuse, i problemi di ordine pubblico legati allo sfruttamento della prostituzione si sono moltiplicati: le organizzazioni criminali, spesso di origine straniera, continuano a gestire illegalmente il business della prostituzione, mentre chi esercita questa professione volontariamente non paga nessuna tassa e non è soggetto a nessun controllo sanitario".
"In tutta Europa ci sono diversi paesi (Austria, Belgio, Germania, Grecia, Lettonia, Olanda, Regno Unito e Ungheria) che hanno scelto di regolamentare il settore e di tassare le prostitute, trattando il mestiere più antico del mondo come una qualsiasi altra professione - osserva l'on. Bizzotto - E' giunto il momento di sdoganare questo tabù anche nel nostro Paese, abrogando una legge che ormai è del tutto superata e inadeguata rispetto alla realtà di oggigiorno".
"Sono fermamente convinta che bisogna affrontare la questione in sede europea, coinvolgendo tutti gli Stati Membri - conclude Mara Bizzotto - Serve una legislazione comune in grado di regolamentare in maniera uniforme all'interno dell'UE il fenomeno della prostituzione, sia per aumentare le entrate nelle casse dello Stato e degli Enti locali in questo momento di crisi economica, sia per combattere le organizzazioni criminali che gestiscono il racket della prostituzione da strada".

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