giovedì 7 novembre 2013

La moglie di Renzi (Il Rottamatore) con il pass a scrocco

Fotografata da "Panorama" sulla corsia preferenziale con il permesso del sindaco. Un autogol per il rottamatore.
Vi piace viaggiare facile? Intendiamo dire vi piace evitare ingorghi, saltare le code e dribblare il traffico di città? E a chi non piacerebbe? Già, a chi? Solo che per farlo bisogna passare sulle corsie preferenziali e passarci «regolarmente».
Tutelati, quindi, da adeguato pass che lo consenta. Un piccolo, grande privilegio, che sognano in molti ma che, in gran parte delle città, posseggono solo in pochi. Prendiamo Firenze, per esempio. Sulle corsie preferenziali ci passano i mezzi pubblici, i mezzi di soccorso, le forze dell'ordine e pochissimi altri. Tipo la signora Agnese Landini, insegnante precaria, ma moglie a tempo pieno di Matteo Renzi, sindaco della città candidato a guidare il Pd e magari, fra non molto, persino l'Italia, come presidente del Consiglio, chissà. Orbene sarà stato un caso, sarà stata una «debolezza», come ha poi spiegato, molto contrita, ieri, in serata, la first lady fiorentina ma, come documenta il settimanale Panorama nel numero in edicola, la prof. Landini è stata pescata da un fotografo freelance locale, mentre, a bordo della monovolume del marito, munita di «permesso istituzionale», dopo essere uscita di casa a Pontassieve, percorre in rapida sequenza, transitando sulle corsie preferenziali, alcune vie di Firenze. Non c'è trucco, non c'è inganno e, soprattutto, come precisa Panorama, non è stata azionata alcuna macchina del fango per colpire direttamente o indirettamente Renzi, bensì, a consentire il piccolo ma significativo scoop, è stata soltanto l'abilità di un fotografo, particolarmente attento, che ha inanellato una serie di scatti inoppugnabili.
Scatti che hanno permesso di ricostruire l'itinerario «preferenziale» intrapreso dalla signora Renzi per raggiungere Poggio Imperiale, località che dista 21,5 chilometri dall'abitazione di famiglia a Pontassieve e dove la signora Landini insegna lettere. E per raggiungere Poggio Imperiale con una certa disinvoltura, che le consente di arrivare a scuola per tempo e di dribblare il traffico, la first lady di Palazzo Vecchio, ecco che, attraversando Firenze, è passata, fra l'altro da viale Europa e da viale Giannotti. Dove il pass serve eccome. Pensate che quel pass serve anche per transitare nelle aree pedonali e parcheggiare, per esempio, in piazza Giudici e Mentana, negli spazi per residenti in Ztl e Zcs. Suvvia, signora Renzi, proprio lei va a combinare questo pasticciaccio che mette in imbarazzo suo marito, paladino della battaglia anti Casta. Lui che ama farsi riprendere mentre, in bicicletta, (già, perché il pass ce l'ha sulla monovolume) percorre le strade della città? «Ero in ritardo per andare a scuola, ho preso una corsia preferenziale, ho sbagliato. Non risuccederà. Mi scuso se ho offeso la sensibilità di qualcuno e mi spiace richiamare su di me e sul mio lavoro un'attenzione che non voglio» si è difesa con una nota diffusa in serata, la moglie di Matteo Renzi. E sempre più contrita ha aggiunto: «Sentirmi paragonata alla Casta per aver percorso, sbagliando, qualche centinaio di metri di preferenziale mi sembra profondamente ingiusto. Ma mi aiuterà per il futuro a stare più attenta. Stavo guidando la macchina privata di mio marito Matteo. D'ora in poi starò attentissima a togliere il tagliando del permesso del Comune di Firenze quando userò io l'auto. Quella mattina non l'ho fatto e mi dispiace molto. Sono una persona normale, che non riesce ad abituarsi all'idea di essere pedinata, tutti i giorni, da fotografi alla ricerca di presunti scoop, come gli autori di questo servizio o come i loro colleghi che mi hanno ripreso mentre giocavo con i miei bambini nel giardino di casa».
di Gabriele Villa (Il Giornale)

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