martedì 25 febbraio 2014

Con Renzi basta andare a scuola per diventare italiani

La Kyenge non c'è più. E nel governo Renzi non v'è neppure più il ministero all'Integrazione. Saggiamente, il neopremier deve aver voluto evitare le polemiche che nei nove mesi di governo Letta hanno circondato la prima ministra di colore della storia della Repubblica e il suo operato. Ma quelli che la Lega definirebbe "i germi" seminati dalla ministra italo-congolese paiono aver attecchito a Palazzo Chigi. Anche in sua assenza. Tra i dieci punti programmatici del Rottamatore vi è infatti il principio dello ius soli. Non bastasse, Renzi va pensando a come dare la cittadinanza a quei ragazzi che , figli di immigrati, in Italia non ci sono neppure nati. L'idea che va frullando nella testa del premier è possa bastare, per avere la cittadinanza italiana, anche solo un ciclo di studi scolastico. Un'idea che per la verità era stata abbozzata dalla stessa Kyenge, la quale però aveva preferito non insistere sul tasto. Vogliamo "dare la possibilità a una ragazzina straniera che in quinta elementare si trova accanto a una compagna di scuola italiana di essere considerata italiana pure lei. L'identità è la base dell'integrazione, un Paese che non si integra non ha futuro", ha detto Renzi nel corso del suo discorso per ottenere la fiducia in Senato. La Lega ha un nuovo nemico a Palazzo Chigi. E stavolta non arriva dall'Africa.
da Libero Quotidiano

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