venerdì 21 febbraio 2014

Ordigno davanti alla Lega di Modena. Non ci spaventano. Andiamo avanti.

Salvini: «Attacco alla democrazia». Domenica fiaccolata del Carroccio nella città emiliana.
«Non ci faremo intimidire. Non ci fermeremo». Così la Lega risponde all’intimidazione di cui è stata oggetto a Modena dove, davanti alla sede cittadina, qualcuno ha piazzato un ordigno.
Il leader del Carroccio Matteo Salvini ha parlato di un episodio di una «gravità incredibile, un attacco non solo alla Lega Nord ma alla democrazia».
«Se in passato altre sedi della Lega Nord sono state colpite, ad esempio con delle scritte, - ha detto ancora Salvini - nulla è paragonabile a quanto accaduto a Modena: quella bomba poteva uccidere». Un attacco insomma che merita una risposta massiccia e immediata: per questo domani alle 17 i militanti del Carroccio invaderanno Modena per gridare “la violenza non ci ferma”. Salvini si augura che «tanti cittadini, al di la del colore politico, possano scendere in piazza al nostro fianco». Secondo il segretario del Carroccio, la scelta di colpire Modena non è casuale. «Modena è una città in cui abbiamo “investito” molto: siamo al fianco di chi è stato colpito prima dal terremoto e poi dall’alluvione». La richiesta al governo di sospendere il pagamento delle tasse per un anno «è indice di forte attenzione per il disagio che vivono queste popolazioni». Ma non solo: «Forse - conclude Salvini - le nostre battaglie anti euro stanno dando fastidio a qualcuno».
L’ordigno, una scatola ricoperta di nastro isolante con fili elettrici che fuoriuscivano con all’interno tre candelotti riempiti di polvere esplosiva, è stato trovato intorno alle 21 di giovedì fuori dalla sede di  viale Caduti in Guerra da alcuni militanti che stavano dovevano aprire la sede per i “giovedì padani”, gli incontri tra i rappresentanti del Carroccio e i cittadini.
I militanti hanno avvertito subito le forze dell’ordine e sul posto sono arrivati  gli artificieri che hanno disinnescato l’ordigno. Sono stati gli stessi artificieri a confermare la pericolosità della bomba: se non fosse  stata disinnescata avrebbe potuto causare danni con gravi conseguenze anche per chi fosse trovato a passare di lì. Gli inquirenti stanno cercando eventuali filmati di videosorveglianza in cui possa comparire chi ha lasciato l’ordigno.
Secondo il Governatore della Lombardia Roberto Maroni quello di Modena è «un atto di vero terrorismo», mentre per il Presidente del Veneto Luca Zaia«è un preoccupante segnale, un sintomo che dal dibattito, pur acceso e dal contradditorio democratico, qualcuno vuol passare di livello. Un segnale inquietante contro il quale bisogna elevare il livello di attenzione. Magistratura e forze dell’ordine, nelle quali ribadiamo la fiducia, vigilino contro folli tentativi di portarci ad una stagione che vogliamo dimenticare».
Il deputato Nicola Molteni si rivolge invece al governo che però, ancora non c’è: «Vorremmo presentare un’interrogazione urgente ma, come noto, al momento al Viminale non risponde nessuno». Anche Fabio Rainieri, segretario della Lega Nord Emilia rivolge un appello all’esecutivo: «invece di perdere tempo in sciocchezze, invece di liberare i delinquenti con lo svuota carceri, garantisca la libertà di pensiero e di parola a quei democratici cittadini che senza armi stanno cercando di cambiare il Paese». Il segretario provinciale della Lega di Modena Riad Ghelfi non intende comunque farsi intimidire: «La Lega ha rotto gli equilibri in città e le nostre battaglie danno fastidio. Non è la prima volta che la nostra sede viene attaccata. Certo, una cosa così grave non era mai accaduta. Ma non ci faremo spaventare e continueremo a farci sentire, soprattutto sulla sicurezza, un tema che i modenesi purtroppo sentono molto».
Preoccupazione per l’accaduto è stata espressa dal sindaco di Modena  Giorgio Pighi che ha chiamato il prefetto Michele di Bari prendendo accordi per seguire l’evoluzione della vicenda. Il primo cittadini ha chiamato per esprimere solidarietà al Carroccio il capogruppo in consiglio comunale Fabrizio Cavani, candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, e il segretario cittadino Stefano Bellei. 

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