lunedì 4 agosto 2014

DL competitività, Busin: da Forza Italia un furto al Veneto


Basta un "codicillo" come quello contenuto nell’emendamento del senatore Francesco Bruni, leccese di Forza Italia, un partito che in teoria dovrebbe essere all'opposizione, che recita: Art. 30-bis. «All’articolo 45, comma 2, della legge 23 luglio 2009 n. 99, sopprimere le parole: “nonché dalle attività di rigassificazione anche attraverso impianti fissi offshore”; per mandare in fumo 30 milioni di euro all'anno dovuti al Veneto.
Un bonus dovuto alla Regione per la presenza del rigassificatore di Porto Viro, unica alternativa ai gasdotti per soddisfare il fabbisogno dell'intero Paese di gas naturale, e limitare la totale dipendenza dalle forniture provenienti dalla Libia e dall'Ucraina, oggi più che mai a rischio.
Da ricordare anche che il governatore Luca Zaia ha fatto ricorso al Consiglio di Stato contro il Governo in merito a tale bonus riportando una piena vittoria.
Da notare che tale emendamento è stato presentato da un Senatore pugliese, Francesco Bruni residente a Otranto in provincia di Lecce, giusto appunto la Regione che non ha voluto l'impianto di rigassificazione nel proprio mare per l'impatto ambientale negativo che avrebbe comportato. Quindi implicitamente ammette l'impatto ambientale ma nega che al Veneto, in conseguenza di questo, spettino delle compensazioni! Il massimo dell'incoerenza, un esempio lampante di voto clientelare.
La Lega si impegnerà a far fronte a questa porcheria della maggioranza e di Forza Italia con tutti i mezzi a sua disposizione compreso il blocco dei lavori in Aula.
Filippo Busin, capogruppo della Lega Nord in commissione Finanze

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