venerdì 29 agosto 2014

Schio come Bitonci a Padova. Verifica e messa in rete dei dati sulle famiglie in stato di necessità

Orsi come il sindaco Bitonci di Padova. Controlli a tappeto, ma più che altro una rete che possa gestire i nominativi delle persone bisognose a Schio affinchè queste non attingano da più parti è in sintesi, il progetto che Valter Orsi intende realizzare per due motivi. Il primo per accertare lo stato di reale necessità di chi si definisce bisognoso, il secondo, razionalizzare gli aiuti in modo che se c'è una famiglia in stato di degenza ed è in carico alla Caritas, non gravi su altre realtà di volontariato.
'Ci sono extracomunitari che in una sola giornata, fanno il giro di due e tre associazioni - ha spiegato il primo cittadino, che non intende togliere a Schio il primato di città solidale che ha conquistato negli anni, con una cifra di circa 250mila destinata al sociale - . Questi prelevano vestiario, mobilia e cibo. Non sa quante volte, ho visto personalmente abbandonare per strada e sprecare cassette di frutta - racconta Orsi - non deve più accadere che si sprechi in un momento in cui aiutare i bisognosi è un lusso per i Comuni sempre più deboli economicamente. Quello che vogliamo fare è verificare lo stato di reale necessità, mettere in rete i dati anagrafici, nel rispetto della privacy, di chi non può attingere da più realtà ed evitare lo spreco delle risorse affinchè vengano ripartite tra tutte le famiglie degenti in maniera equa'.
Alla domanda su Casa Bakhita, una struttura che accoglie oltre cento persone e che rappresenta un punto di riferimento per tutto l'Alto Vicentino, Orsi risponde che intende mantenerla in vita, ma anche lì promette controlli a tappeto per accertare provenienza e stato di reale necessità degli ospiti.
Il sindaco di Padova, Massimo Bitonci , nei giorni scorsi, ha stilato e reso pubblico l'elenco degli immigrati che nella 'sua' città occupano alloggi pubblici senza averne titolo.
"Duecentomila euro. Tanto -  ha spiegato il primo cittadino leghista - sono pesati sulla collettività 12 cittadini stranieri, con età comprese fra i 29 e i 42 anni, taluni con partner e minori a carico, che hanno beneficiato senza averne diritto di un'assistenza ingiustificata, per omesso controllo delle giunte precedenti". Case che ora Bitonci intende 'recuperare'.
di redazione Thiene on line

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