venerdì 1 agosto 2014

Mare Nostrum. Disposti controlli sui migranti. Zaia: 'Lo Stato è fermo'


“Su mio diretto incarico il direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan ha formalizzato un decreto attraverso il quale attiveremo controlli igienico sanitari sulle strutture che ospitano i migranti di Mare Nostrum e verificheremo puntualmente con il massimo scrupolo il loro stato di salute. Su questa vicenda l’organizzazione dello Stato continua ad essere confusionaria e borbonica, ma la salute pubblica dei veneti è un bene prezioso e rappresenta per me una priorità assoluta di fronte a una situazione nella quale il Governo questi problemi non se li pone. Per cui, alla fine, mi sono attivato io e come Regione ho deciso di prendere in mano la situazione”.
Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia informa di un’iniziativa volta a garantire la salute pubblica e quella delle persone nell’ambito dell’afflusso in Veneto di migranti dell’operazione Mare Nostrum
“Fermo restando il nostro no netto e assoluto all’accoglienza di nuovi extracomunitari, considerando che il Veneto ha già dato ospitando 500.000 extracomunitari di cui 30.000 senza lavoro – prosegue Zaia - i controlli saranno effettuati nell’interesse prioritario dei veneti ma anche di questi poveri disperati, che possono non sapere di essere malati e devono essere curati in caso di necessità. Penso anche ai cittadini e ai volontari che, inutile nasconderselo pur senza fare allarmismi, potrebbero essere esposti all’ipotetico contagio di malattie da tempo pressoché scomparse qui da noi, come tbc o scabbia, o di patologie caratteristiche dei Paesi di provenienza dei profughi che loro potrebbero incolpevolmente importare. Non sono l’unico a porsi questo problema, perché gli Usa hanno innalzato ieri di un grado il loro stato di attenzione su Ebola e il Ministro degli Esteri britannico ha dichiarato oggi che si tratta di un problema reale per il suo Paese”.
“E’ una tutela a 360 gradi – dice Zaia – che parte dalla garanzia sulla salute dei migranti e di fatto costituisce una doverosa azione di prevenzione della diffusione di malattie, soprattutto quelle trasmissibili per via aerea e per contatto. Va anche verificato – prosegue il Governatore – lo stato igienico delle strutture ospitanti, perché le voci che sono circolate parlano troppo frequentemente di stabili dismessi, vere e proprie discariche a cielo aperto, e perché la repentinità caotica con la quale questi migranti arrivano potrebbe costringere ad ‘arrangiare’ alcune soluzioni logistiche”.

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