lunedì 24 novembre 2014

Bonus bebè solo agli italiani

La proposta del Carroccio per evitare che gli aiuti vadano esclusivamente agli immigrati: «Cittadinanza o dieci anni di residenza».
Residenza in Italia da almeno dieci anni oppure cittadinanza per poter accedere al Bonus bebè: è quanto chiede la Lega Nord in due emendamenti alla legge di stabilità all'esame della commissione bilancio della Camera. «Senza questi requisiti - spiega Guido Guidesi deputato del Carroccio - il combinato disposto del reddito Isee a 25.000 e a 7.000 euro e dunque il raddoppio del bonus avrà come conseguenza che gran parte delle risorse finirà agli stranieri che non hanno certo il problema della scarsa natalità». Dunque stop soldi agli immigrati: «Oltre ai milioni di euro (570 di nuovi solo in questa legge di stabilità) ai clandestini, - denuncia ancora Guidesi - il governo vuole togliere dalla platea dei beneficiari gran parte dei cittadini di questo Paese». 
In base all'emendamento presentato dal governo l'unico requisito per accedere al contributo di 80 euro per ogni nuovo figlio è la presentazione presenteranno di un Isee (Indicatore socio economico equivalente) non superiore ai 25 mila euro (la soglia di reddito precedente era di 90mila euro e non si prevedeva l'uso dell'Isee). L'assegno raddoppierà per chi non supera un Isee di 7 mila euro annui. Critiche all'iniziativa del governo sono arrivate anche da Forza Italia, secondo Mara Carfagna «Per Renzi una famiglia con un Isee di 26mila euro annui è una famiglia ricca, mentre una famiglia con un Isee di 7mila euro annui sarebbe una famiglia che può concedersi il lusso di fare figli sperando nell'incerto bonus del Governo. Ma davvero il premier crede che una famiglia con Isee inferiore a 7mila euro, farà un figlio in virtù del bonus del governo?».

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