lunedì 10 novembre 2014

Schio (VI). Faccia a faccia con i ladri che la minacciano con un piede di porco. E' emergenza criminalità. Zaia scrive ad Alfano

Ladri che ti entrano in casa e rubano con tecniche da autentici professionisti e guai a reagire. Delinquenti capaci di sfidare le porte blindate più costose e aprire cassaforti murate a qualsiasi ora del giorno della notte. Assalti ai bankomat che saltano per aria come fossero bombette per bambini. Non solo case, ma anche negozi, chiese, scuole e impianti sportivi presi di mira a scadenza giornaliera da ladri sempre più scatenati, ma soprattutto sempre più audaci e pericolosi. 
L'escalation di fatti di cronaca nera, che ultimamente, vedono l'Alto Vicentino ed in particolare, l'hinterland scledense è al centro di un comunicato stampa del presidente Luca Zaia, che preannuncia una lettera che invierà nei prossimi giorni al ministro Angelino Alfano.
“La situazione complessiva della sicurezza dei cittadini in Veneto sta degenerando, nonostante gli sforzi ammirevoli di tutte le forze dell’ordine, nessuna esclusa. Lo Stato sta battendo in ritirata rispetto alla delinquenza, micro o macro che sia. Scriverò al Ministro dell’Interno Alfano perché va trovata una soluzione alla paura che ogni giorno di più si insinua nella gente” - scrive Zaia in un comunicato stampa - Solo oggi altre brutte notizie – incalza Zaia – una raffica di furti nel vicentino uno dei quali è degenerato in rapina'. Zaia si riferisce all'aggressione subita da un'abitante di via Rivalta a Magrè di Schio, che si è trovata faccia a faccia con i ladri.La 26enne li aveva sorpresi dentro l'appartamento di una vicina e anzichè tagliare la corda, l'hanno affrontata con un piede di porco. Terrore per la ragazza, che è stata spintonata dai delinquent, che lei stessa ha poi visto fuggire via a bordo di un'autovettura di colore scuro.Qualche giorno fa, una banda di ladri era entrata a casa di un residente di via Cappuccini, da dove sono riusciti a portare via gioielli per 10 milioni di euro. I malviventi erano riusciti a forzare la cassaforte che si trovava dentro un armadio'.
Zaia punta l'indice contro uno Stato centrale che taglia sempre più alle forze dell'ordine, eliminando uffici e non solo.
“Purtroppo – dice Zaia – siamo di fronte ai primi ma non ultimi effetti di una spending review e di una legge di stabilità cieche e sorde che, per diminuire le tasse, com’è sacrosanto, stanno colpendo due cardini della nostra società come sicurezza e salute. Regione e Comuni, con le loro polizie locali, non possono certo farsi carico di questa situazione – aggiunge Zaia – ed è irrinunciabile, ancorchè già tardivo, un intervento dello Stato. Lo chiedo a gran voce al Ministro Alfano in termini di maggior disponibilità di uomini e mezzi, perché uno Stato che non fa tutto il possibile per la sua sicurezza è di fatto uno Stato fallito”.
di Redazione Thiene on line 10.11.2014

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