sabato 7 dicembre 2013

Il marito della Kyenge fa a pezzi il Pd: "Ha ricattato mia moglie"

Domenico Grispino: "Il Pd è una macchina da soldi, le ha fatto firmare un impegno a ridare 34mila euro di spese elettorale, ma la campagna elettorale l'ho pagata io...". La Kyenge smentisce le parole del marito.
"Neppure io sto col Pd. Io sono di sinistra-sinistra. Li ho votati solo perché hanno candidato mia moglie". 
Domenico Grispino, marito del ministro per l'Integrazione Cecyle Kyenge, in una intervista a Libero spara a zero contro i democratici e non solo. "L'addetto stampa di mia moglie le è stato imposto dal partito. Il Pd piazza in giro tutti quelli che non riesce a mantenere. Il partito le diceva dove andare a parlare e lei andava. Ma a spese proprie. Per i tre mesi di campagna ho investito io quasi duemila euro perché in giro non raccoglieva niente". Poi Grispino parla di un vero e proprio ricatto ai danni di sua moglie da parte del Pd: "Le hanno fatto fimare un accordo molto generico per presunte spese elettorali con cui lei si impegna dopo l'elezione a versare al Pd 34 mila euro. Il Pd non le ha dato niente. C'era il fumus del ricatto. Il Pd è una macchina da soli". Grispino ne ha anche per la moglie: "Non ha capacità gestionali". Sulla Idem spiega: "Da qualche giorno parlava di Dico, unioni di fatto, e questo non è piaciuto ai cattolici del partito". Infine su Silvio Berlusconi: "Trovo incredibile che l'abbiano condannato a 7 anni per la vicenda Ruby. Quella ragazza le sembra per caso una minorenne?". In serata la Kyenge ha smentito le parole del marito: "Le dichiarazioni di Grispino Domenico sono di sua stretta responsabilità personale: esprimo il mio rammarico per quanto detto, me ne dissocio completamente, sottolineando che ogni mia scelta politica e personale è avvenuta ed avviene in completa autonomia e libertà nel rispetto di tutti".
di Franco Grilli (Giornale)

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