domenica 23 marzo 2014

Venetisti in festa: «2,3 milioni di voti per la secessione»

Gli organizzatori: «Hanno votato tre veneti su 4». I sì conteggiati all'89%, i no all'11%. Eletto anche il Consiglio dei Dieci per garantire l'indipendenza. 
TREVISO. La rinascita virtuale della Serenissima Repubblica Veneta va in scena in piazza dei Signori a Treviso, all'ora di cena, davanti a un migliaio di persone festanti.
Con il novello doge Gianluca Busato che orchestra l'independence-day venetista e Anna Durigon, la giovane di Zero Branco che un anno fa attuò lo sciopero della fame contro l'occupante italico, lesta a snocciolare l'esito della consultazione on line; anzi, del plebiscito, come viene definito in sfregio al precedente del 1866 che sancì l'annessione al Regno: «Hanno votato 2 milioni 360mila 235 veneti, pari al 73% degli aventi diritto. I sì sono stati 2 milioni 102mila 969, cioè l'89,1% e i no 257.276, il 10,9%. Il Veneto è liberooo...». Non capita spesso di assistere al sorgere di una nathion ma il sarcasmo serpeggiante cede il passo agli altri verdetti digitali: con il sì all'adesione all'Unione Europea (ma di stretta misura: 55,7 contro 44,3%) e il risicatissimo consenso all'euro (51,3%); più ampio il favore alla permanenza nella Nato, che sfiora il 65%. E così sia. (...)
Filippo Tosatto (GdV)

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