mercoledì 2 aprile 2014

Il Veneto approva il referendum indipendentista

La commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale veneto ha approvato sia il progetto di legge che chiede l’indizione di un referendum sull’indipendenza, sia un documento che impegna il governatore Luca Zaia a promuovere un’ulteriore consultazione sulla possibilità che il Veneto diventi a statuto speciale. 
Entrambi sono passati coi voti favorevoli di Lega, Forza Italia, Ncd, Futuro popolare e Unione nordest. Contrari i rappresentanti del Pd, dell’Idv (vorrebbero fondere il Veneto col Trentino Alto Adige) e della Sinistra veneta, che dopo una serie di manovre ostruzionistiche hanno abbandonato l’aula. Gli scettici di centrodestra invece sono stati convinti dal clamore suscitato dal referendum digitale promosso da plebiscito.eu e dai propositi di Renzi di togliere poteri alle Regioni. Sia l’indipendenza che l’autonomia passano dunque all’esame finale del Consiglio. Facendo una proiezione dei «sì» ricevuti in commissione, 34 consiglieri su 60 dovrebbero dirsi favorevoli a entrambi i referendum. I capigruppo hanno trovato un accordo di massima per arrivare alla votazione entro fine maggio. Stefano Valdegamberi (Futuro popolare), promotore del progetto di legge indipendentista - quello autonomista porta la firma di Costantino Toniolo e Carlo Alberto Tesserin (Ncd) - assicura che i due documenti sottoposti al Consiglio ed eventualmente agli elettori saranno ben distinti. I rappresentanti di plebiscito.eu hanno ovviamente accolto con favore l’esito del voto in commissione, ma non hanno perso tempo per attaccare «i politici italiani: saranno chiamati nei tribunali internazionali per rispondere dei crimini contro l’umanità che stanno perpetrando in Veneto».
(Al. Gonz.) Libero Quotidiano

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