giovedì 2 gennaio 2014

Anno 2014, Luca Zaia: “Offrire risorse per le imprese e i giovani, niente chiacchiere”

Il Governatore veneto fa il punto della sua azione amministrativa e promette ancora sostegno all’economia, al mondo del lavoro e al settore sociale.
Con l’arrivo del nuovo anno, anche il governatore veneto Luca Zaia ha fatto il punto della sua azione di governo, annunciando le priorità per il futuro. Innanzitutto, agire per mantenere le attività che garantiscono occupazione, offrire sostegno per l’accesso al credito delle imprese, fornire aiuto ai giovani per l'ingresso nel mondo del lavoro e attenzione alle famiglie e al settore sociale. Queste, nel complesso, sono le parole d'ordine degli impegni di Zaia, che naturalmente  si rivolge anche allo Stato centrale al fine di ottenere più autonomia nelle scelte strategiche. Questo «per poter scegliere il nostro futuro». Non è mancato un invito rivolto a Roma affinché si proceda ad un  taglio del numero dei parlamentari e dei mandati, sulla scorta di quanto già attuato nel Consiglio regionale veneto.
Tuttavia, Zaia sottolinea che i suoi sono impegni e prese di posizione concrete, non parole vuote da gettare nel teatrino della politica. «Se qualcuno vuole fare campagna elettorale lo faccia pure. Io non ho tempo da perdere», dice chiaramente, di fronte all’ipotesi che il dibattito sia contrassegnato, a livello italiano e anche regionale in vista delle elezioni del 2015, da un confronto politico visto soltanto in chiave elettorale. «È il rischio concreto di un Paese malato - dice Zaia - e sicuramente sarà così, ma non da parte mia», assicura, «perché' nei tre anni e mezzo precedenti mi sono guardato bene di parlare di segreterie politiche, di candidarmi a qualcosa. I veneti hanno votato un governatore a tempo pieno e l'avranno fino all'ultimo minuto».
Zaia ha inoltre parlato dell’ipotesi di una sua possibile ricandidatura alla presidenza della Regione, tracciando così un primo bilancio della sua azione politica: «se dopo 5 anni che hai fatto amministrazione, hai aperto gli ospedali di notte, messo in piedi una leva finanziaria di 9 miliardi di euro per le imprese, fatto riforme, finanziato oltre 10mila imprese, affrontato una alluvione sostenendo più di 10mila imprese e famiglie e aperto 935 cantieri, se dopo tutto questo hai anche bisogno di fare la canonica campagna elettorale per farti riconfermare me ne guardo bene. I veneti sapranno valutare. Io sono qui per lavorare e lo farò fino all'ultimo».
Il governatore ha chiuso del sue dichiarazioni con una battuta: «Superman non esiste. Quando devi fare una cosa la devi fare bene, quelli che fanno tante cose le fanno tutte male. Serve testa bassa e avanti. Non c’è tempo per andare a Roma in televisione». Nessun cedimento, insomma, ha quindi ribadito, alla pura propaganda elettorale. Molto meglio sfruttare sino all’ultimo il tempo a disposizione per proseguire in un’amministrazione regionale che è risultata tra le più popolari di sempre.

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