domenica 12 gennaio 2014

Torino in piazza per Cota. Salvini: «Chi ci tocca cominci a tremare»

«La prossima volta che toccheranno un leghista, mille, 2mila, 10.000 persone si mobiliteranno, pacifiche ma non tanto». Così Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, al comizio che ha chiuso il corteo a Torino contro la sentenza del Tar che ha annullato il voto in Piemonte. «Qualcuno dovrà avere paura, ma la paura fa bene», è la minaccia lanciata da Salvini. I militanti leghisti si sono radunati davanti alla sede del Consiglio regionale. Il corteo è aperto dallo striscione con le scritte. «Giù le mani dal Piemonte» e, sotto, #iostoconCota e #golpePiemonte.
Vertice il 25 gennaio, a Milano, della Lega Nord. «Si troveranno i governatori, gli assessori ed i consiglieri di tutte le regioni del nord», ha annunciato Salvini. «Quando ci fanno incazzare - ha detto - noi cominciamo a correre più forte».
La sentenza del Tar che ha annullato il voto del 2010 è un «attacco alla democrazia», sostiene uno dei due striscioni che apre la fiaccolata organizzata dalla Lega Nord. In prima fila Cota e il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini.
«Cota non si deve dimettere, anche tirando via i voti di quella lista vince lo stesso», ha detto il presidente della Lega, Umberto Bossi, parlando dell'annullamento delle elezioni regionali in Piemonte. Per Bossi la sentenza del Tar «è una cosa fuori dall'ordinario, sono passati tanti anni».
Il Carroccio insomma non ci sta. Dopo la clamorosa decisione di ieri del Tar che ha annullato le elezioni regionali in Piemonte in seguito ai ricorsi dell'ex presidente Mercedes Bresso del Pd, oggi nel centro di Torino ci sarà una fiaccolata per dire "Giù le mani dal Piemonte". Intanto l'ex sindaco Pd Sergio Chiamparino si candida: «Ora tocca a me».
«Questa sentenza del Tar è una vergogna, un sopruso, ma io non mollo: non è una questione personale, ma di difesa dei principi e della democrazia», ha detto Cota.

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