mercoledì 21 gennaio 2015

Criminalità, Zaia: il colmo nel vicentino


Anche oggi il triste bollettino della criminalità nel Veneto è lungo e preoccupante. Ora basta, di fronte al colpevole disinteresse del Governo, che guarda da lontano e non muove un dito, finiranno per aver ragione i cittadini che, sempre più numerosi, si organizzano per difendersi da sé.
Ma siamo alla dichiarazione di resa dello Stato. Loro hanno da pensare alle maxiriforme di tante chiacchiere e poca sostanza e agli inciuci su legge elettorale e Capo dello stato, mentre sui territori la gente è abbandonata a sé stessa ogni giorno di più. A Padova 6 pagine di un quotidiano locale sono dedicate a quello che viene definito ‘assedio criminale’ con colpi in banca, negozi, case e slot, con il terrore di un bar a Cornegliana dove banditi armati hanno tenuto in ostaggio cinque clienti e con la gente che chiede di difendersi da sola e di avere la pistola in casa. A Montegalda, in provincia di Vicenza, rapinatori in banca minacciano un cliente con un taglierino, ma il colmo si tocca a Romano, dove tre ventenni di origine nordafricana prima picchiano un tabaccaio; presi e portati in caserma dai carabinieri tornano in libertà, e subito dopo puntano un negozio per rubare capi d’abbigliamento.
A nome di tutti i veneti, quelli già colpiti dai delinquenti e quelli che temono di esserlo ogni giorno di più torno per l’ennesima volta a chiedere a Renzi e al suo Governo un minimo di attenzione per gente che con le sue tasse mantiene mezza Italia. Servono più uomini e più mezzi per le forze dell’ordine, finanziamenti straordinari per apparecchiature di controllo e di difesa, e se tutto ciò non basta si impieghi l’Esercito. La situazione è eccezionalmente grave e richiede risposte eccezionali.
E poi occorre che il Parlamento pensi immediatamente a metter mano a una legislazione farraginosa e permissiva, inasprendo le pene, facendo in modo che vengano scontate fino all’ultimo minuto e, in caso di stranieri colti in flagrante o condannati, rendendo possibile l’immediata espulsione. E’ perennemente accesa la luce rossa del warning, chi non la vede e non si comporta di conseguenza o è cieco o colpevolmente distratto.
Il Governatore del Veneto, Luca Zaia

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