martedì 20 gennaio 2015

I rom fanno debiti e i cittadini pagano. Lega chiede taglio dei servizi ai nomadi

I nomadi devono al Comune di Brescia oltre 50mila euro: tre consiglieri leghisti incalzano il sindaco del Pd.
Decine di migliaia di euro di debiti per un campo rom di BresciaIn via Borgosatollo vivono circa 150 persone, che a novembre 2014 hanno accumulato un debito di 52.810 euro. Un buco coperto, di rimbalzo, dai cittadini della Leonessa.
È la secca denuncia di Paolo Formentini, segretario provinciale della Lega Nord, che insieme a due colleghi – Nicola Gallizioli e Massimo Tacconi – si appella al sindaco affinché tagli i servizi ai nomadi (tra cui la navetta scolastica), sta portando all’attenzione del primo cittadino un documento dettagliato sulle spese accumulate e non saldate dai rom.
Ad amministrare la città è Emilio del Bono (Partito Democratico), messo ora alle strette dai numeri snocciolati in Loggia. Il rapporto stilato dai tre consiglieri sul buco economico del centro d’emergenza abitativa parla chiaro: si tratta di “risorse che sono state sottratte ai bresciani, specie agli anziani che sono i primi ad aver difficoltà a pagare le bollette”.
Oltre alla morosità, nel mirino anche le presenze non autorizzate nell’accampamento in questione, ma anche in altri. La situazione è infatti critica anche in altre zone di Brescia: in via Orzinuovi si sta superando la soglia massima di ospitalità, così come nell’area Sinti del Parco Mella. Il comune, poi, ha 87.030 euro a carico anche per quanto riguarda il 2013. Un bilancio in rosso che il dem Del Bono, alla pari all’aut aut del Carroccio, non può far finta di non curarsene.
di Fabio Franchini (Giornale)

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