giovedì 15 gennaio 2015

Tema anti Lega: interrogazione presentato alla Camera dall' On. Filippo Busin


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica
Premesso che:
– da molteplici segnalazione fatte dai genitori di alcuni alunni che frequentano la classe 3 B dell’Istituto Ceccato di Thiene, lo scrivente è venuto a conoscenza che, pochi giorni prima di Natale, l’insegnante di lettere ha proposto due tracce per lo svolgimento di un compito in classe, tra queste la traccia che segue: ” Dopo aver preso in considerazione i dati sull’immigrazione in Italia e dopo aver letto l’articolo, scrivi un testo argomentativo in cui persuadi un tuo compagno leghista che il fenomeno migratorio non è un problema, bensì una risorsa.”;
– l’inammissibile episodio avvenuto evidenzia che in quella classe all’insegnamento delle materie umanistiche si preferisce l’apologia politica;
– tale traccia, offensiva e gravemente discriminatoria, prova che quell’insegnante di lettere ha utilizzato il suo ruolo per fini politici, incompatibili con l’insegnamento;
– la propaganda politica non può trovare tutela nel principio della libertà dell’insegnamento enunciato dall’Articolo 33 della Costituzione.
Un conto infatti è tutelare la libertà di espressione del docente, un’altra è quella di consentire che nella scuola si continui a fare impunemente propaganda politica, esprimendo giudizi negativi su un partito politico indicato in modo esplicito.
L’interrogante chiede di sapere:
– quale sia il giudizio del Ministro in indirizzo su questa vicenda che ha davvero dell’incredibile;
– quali iniziative ritenga adottare nei confronti dell’insegnante in questione, al fine di riportarlo nell’ambito di una corretta attività di insegnamento, come richiede la deontologia professionale e secondo i fini che l’insegnamento si prefigge, fra i quali, è opportuno ricordarlo, non può esserci la promozione del pregiudizio e della propria partigianeria politica. Un’ipotesi potrebbe essere quella di irrogare, da parte del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, una sanzione ai professori che fanno propaganda politica o ideologica nelle scuole, i quali potranno essere puniti con la sospensione dall’insegnamento per un periodo non inferiore ad un mese;
– se non intenda dare opportune indicazioni affinché a vigilare che questo tipo di comportamenti non si verifichino debba essere il responsabile della scuola, cioè il dirigente scolastico.
On. Filippo Busin

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