sabato 13 settembre 2014

Ciambetti lancia l'allarme: 'Non avremo più soldi per il riscaldamento nelle scuole nè per le strade'

“Temo che le future provincie, o come  le si voglia chiamare, non avranno i soldi per garantire le funzioni essenziali previste dalla norma: apertis verbis, in molte realtà non si saranno i soldi né per garantire la manutenzione delle strade, sgombero neve compreso, né per la manutenzione degli edifici scolastici,  compreso il riscaldamento”. L’assessore regionale al bilancio ed Enti Locali del Veneto Roberto Ciambetti commenta amaro l’esito della Conferenza Unificata Stato-Regioni sulle competenze delle aree vaste previste dalla Riforma Delrio per le Province e lancia l’allarme.
“Non faccio terrorismo né disinformazione – ha spiegato Ciambetti – ma tutti sappiamo che negli ultimi anni i Bilanci delle province sono stati ridotti al minimo e non solo per le dure manovre di spending review o  per i tagli nei trasferimenti statali: il Governo ha rigettato la nostra proposta con cui chiedevamo, consci delle ristrettezze segnalate in tutta Italia,  l’assicurazione di una adeguata copertura economico-finanziaria delle funzioni fondamentali assegnate alle realtà che andranno a sostituire le Province. Ci è arrivato un secco no. Parliamo di funzioni strategiche, come appunto la viabilità provinciale o la gestione degli edifici scolastici: è grave, gravissimo, che funzioni fondamentali, ineludibili, non trovino adeguata copertura economica. Chi governerà domani questi enti, chiunque sia, dovrà fare i conti con una grave insufficienza di fondi che non potranno garantire servizi essenziali. In un Paese in cui il trasporto su gomma è uno degli elementi essenziali per l’economia, come facciamo a non assicurare la manutenzione stradale nella viabilità interna? questo non è un risparmio, ma un harakiri ed è un harakiri non assicurare la fruibilità degli spazi nelle scuole, perché le province o chi a queste succederà, non avrà i soldi per la manutenzione o per pagare il riscaldamento”.
L’assessore regionale veneto non lesina critiche al governo: “Un conto è razionalizzare servizi, recuperare sprechi,  abbattere costi impropri – ha concluso Ciambetti – un altro è non calcolare gli esiti di una politica che sta sistematicamente smantellando le funzioni pubbliche. Che si tratti di non rinnovare i contratti dei lavoratori pubblici o di costringere enti a dare servizi fondamentali senza assicurare loro copertura adeguata di spese essenziali per la vita comune, il disegno è unico: delegittimare la funzione pubblica, svilire il valore delle Istituzioni locali e del lavoro che esse svolgono al servizio della comunità”.

ThieneOnLine, 11 Settembre 2014

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