martedì 24 febbraio 2015

Bandito ucciso, busta e due proiettili a casa del gioielliere

Minaccia di morte per il gioielliere di nanto e il benzinaio Stacchio che uccise il rapinatore.
NANTO. Due proiettili, all'interno di una busta. L'avvertimento è da brividi e riporta a tragici fatti di mafia. E' accaduto ieri sera, a casa del gioielliere che il 3 febbraio aveva subito un violento tentativo di rapina nel quale è morto uno dei banditi, Albano Cassol un nomade trevigiano, ucciso da un colpo di fucile del benzinaio, Graziano Stacchio, che gestisce una pompa proprio di fronte alla gioielleria.
E all'interno della busta, non a caso ci sono due propiettili e due nomi, quello del gioielliere e quello del benzianaio. Il fatto è accaduto ieri in seconda serata, Zancan era all'interno della sua abitazione assieme ad alcuni giornalisti della trasmissione televisiva «Quinta colonna» di Retequattro. In studio a Milano c'era la moglie di Zancan. Ad un tratto hanno suonato al campanello, il gioielliere è andato a vedere chi fosse e ha trovato a terra la busta con i proiettili. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri del reparto operativo di Vicenza.
GdV 24.02.2015

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