giovedì 12 febbraio 2015

Vicenza. I nomadi decisi: «Non pagheremo le bollette»

In caso di inadempienza oggi si staccano i contatori Ma i sinti puntano il dito sulla qualità dei lavori fatti  «Qui se scoppia un incendio non si salva nessuno».
VICENZA. «Siamo stanchi di promesse non mantenute, di accordi non rispettati. Viviamo in un campo dove la sicurezza non esiste. Gli impianti elettrici sono vicini a quelli dell'acqua, ci sono topi dappertutto. Le distanze tra un roulotte e l'altra non permettono vie di fuga. E se scoppia un incendio siamo tutti spacciati. Chi lo vuole un campo in queste condizioni? E pensare che sono stati spesi un sacco di soldi». Si fanno avanti i capifamiglia dell'area di via Cricoli: Uscieri, Bernardoni, tutti hanno facce sconsolate. Ma il Comune è deciso e, in caso di mancato pagamento, oggi potrebbe staccare i contatori.
C'è anche Davide Casadio, presidente dell'associazione nazionale dei Sinti in viaggio per i diritti e la cultura. Ascolta, si guarda attorno. «Troppe cose non vanno, ora chiediamo al Comune un tavolo serio in cui siano presenti anche gli assessori, non solo i tecnici. Vogliamo che quello che viene detto venga verbalizzato perché siamo stanchi di versioni che cambiano da un giorno all'altro. Prima promesse e poi ultimatum. (...)
GdV 12.02.2015.

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