mercoledì 11 febbraio 2015

Noventa (VI) Scippatore sull'albero per sfuggire alla rabbia della gente fino all'arrivo dei carabinieri. Patteggia 10 mesi ed è scarcerato

Un individuo strappa la borsa a una donna che si mette a urlare Alcuni residenti lo bloccano  Patteggia 10 mesi ed è scarcerato.
NOVENTA. Rabbia e voglia di legalità spingono la gente nell'Area Berica, esasperata da furti e rapine in casa, a dare la caccia ai delinquenti. Così i cittadini detective costringono lo scippatore a rifugiarsi su un albero e montano la guardia affinché non scappi, fino all'arrivo dei carabinieri. Che lo arrestano con il bottino, subito riconsegnato alla proprietaria.
Pochi giorni dopo l'assalto banditesco a Nanto, dove il nomade Albano Cassol è morto nel conflitto a fuoco dai complici che hanno sparato col kalashnikov al benzinaio Graziano Stacchio, che sparando per aria aveva cercato di farli desistere dall'irruzione nella gioielleria Zancan, cinque cittadini hanno aiutato le forze dell'ordine ad arrestare il responsabile. Il quale ieri mattina è tornato in libertà, con obblighi, perché lo prevede espressamente la legge che non consente di tenere in prigione un individuo arrestato in flagranza di furto se egli è incensurato o non ha bruciato la condizionale. E il giudice ha l'obbligo di applica la legge che, per inciso, è votata dai politici in Parlamento. (...)
GdV 09.02.2015.

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