venerdì 6 febbraio 2015

Colpo mortale ad una gamba. Così è morto il rapinatore. I tifosi del Vicenza esporranno uno striscione in curva in favore di Stacchio

Il benzinaio, che ha sempre detto di aver mirato alle gambe, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. I tifosi del Vicenza esporranno uno striscione in curva in favore di Stacchio.
NANTO. ORE 18.05 GLI ULTRAS CON STACCHIO. Si moltiplicano le iniziative di solidarietà a favore di Graziano Stacchio, il benzinaio di 65 anni di Nanto, indagato per eccesso colposo di legittima difesa dopo la sparatoria di martedì sera che ha portato all’uccisione del rapinatore Albano Cassol, nomade di 40 anni. Il sindaco di Nanto ha fatto stampare magliette con la scritta «Io sto con Stacchio» e da ieri sera uno striscione con lo stesso slogan è appeso alle finestre del municipio. Gli ultras del Vicenza hanno annunciato l’intenzione di esporre la stessa scritta sugli spalti dello stadio Menti sabato prossimo in occasione della partita con il Perugia. Una pagina Facebook di solidarietà ha già raccolto migliaia di «like», mentre sono centinaia le firme su un documento che viene fatto passare di casa in casa. A breve dovrebbe partire anche una raccolta di fondi per sostenere le spese legali e quelle relative alle consulenze che saranno necessarie per la difesa del benzinaio.
ORE 17.37 BANDITO COLPITO ALLA GAMBA. Un colpo di fucile alla gamba, poco sopra il ginocchio. È questa la ferita che sarebbe costata la vita di Albano Cassol, il nomade ferito da un benzinaio dopo la tentata rapina di Nanto (Vicenza). L’esercente, Graziano Stacchio, aveva detto fin da subito che non aveva intenzione e di uccidere. «Ho mirato alle gambe solo per fermare il bandito che stava avanzando e che sparava» ha spiegato più volte. L’esame esterno del cadavere avrebbe mostrato un colpo alla gamba, poco sopra il ginocchio. È probabile che il proiettile, sparato con un fucile mauser, abbia lesionato un importante vaso sanguigno, tanto da provocare una emorragia rivelatasi alla fine mortale. La certezza arriverà solo dall’autopsia, che però è stata ulteriormente rinviata. Il pubblico ministero Cristina Gava, infatti, vuole avvisare formalmente anche i familiari del deceduto, in modo da dare anche a loro il diritto di nominare un consulente medico da affiancare al dottor Vito Cirielli, incaricato dalla procura. Si è anche appreso intanto che Cassol è stato trovato in possesso di una pistola, una beretta cal.9, con la matricola abrasa ma non illeggibile e i carabinieri stanno cercando di capire da dove provenga.
GdV 06.02.2015

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