mercoledì 11 febbraio 2015

Rapinatore ucciso, in 3000 alla fiaccolata a sostegno del benzinaio Stacchio

VICENZA. Circa 3000 persone hanno preso parte questa sera a Nanto alla fiaccolata dei comitati cittadini sotto lo slogan «Più sicurezza per l’area Berica». La marcia pacifica è stata organizzata a distanza di una settimana esatta dall’assalto, avvenuto nella frazione di Ponte di Nanto, alla gioielleria «Zancan», cui è seguita una sparatoria in cui ha perso la vita uno dei malviventi, il nomade Albano Cassol.
La fiaccolata è partita dal piazzale del municipio di Nanto e poi si è diretta lungo la Riviera Berica, la statale è stata chiusa al traffico, per fermarsi davanti al distributore e la casa del benzinaio Graziano Stacchio, il 75enne che sparando ha ucciso uno dei malviventi, ed è ora indagato per eccesso di legittima difesa.
Qui sono partiti cori da stadio («Uno di noi, Stacchio uno di noi») e un lungo applauso in direzione del benzinaio che dal balcone della sua abitazione, con la famiglia vicino ha ringraziato, senza trattenere le lacrime, tutti i partecipanti.
«In questi giorni mi sono sentito circondato da molta solidarietà - ha detto Stacchio parlando con i giornalisti che ha voluto abbracciare - Mi sento sollevato anche se sono molto provato anche fisicamente e confuso».
Il corteo si è poi diretto verso piazza Simposio dove era stato allestito un palco. Tra i partecipanti i sindaci del comprensorio, rappresentanti di Provincia e Regione e di partiti politici, centinaia di cittadini che nonostante il freddo sono rimasti ad ascoltare i numerosi interventi aperti dal sindaco di Nanto Ulisse Borotto.
GdV 11.02.2015

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